Maratona Internazionale di Roma: trionfano gli etiopi Megertu ed Heyi

È andata in scena ieri 7 aprile la XXV Maratona Internazionale di Roma corsa sotto la pioggia della Capitale con l’organizzazione dalla Federazione Italiana di Atletica Leggera e con il Patrocinio di Roma Capitale. La gara dallo scenario unico nel cuore di Roma, ha radunato 10.000 maratoneti italiani compresi gli azzurri Meucci e Soufyanee e di altre 88 nazioni. Quest’anno la Maratona Internazionale di Roma ha reso lustro al circuito gare “In Corsa Libera” in collaborazione con Opes-Fidal del quale arricchiva il calendario come nona competizione. Tutto ciò ha promosso la partecipazione di tanti atleti pontini che hanno gareggiato anche ai fini delle classifiche di circuito.

Il percorso che ha incluso buona parte del cuore della Città Eterna ed i suoi magnifici monumenti a fare da scenografia, rende la Maratona Internazionale di Roma un evento sportivo unico al mondo. La gara di 42.195 km, con partenza e arrivo dal Colosseo è stata completa con il successo maschile di Tebalu Zawude Heyi, primo sul traguardo dei Fori Imperiali con 2h08:37 davanti ad altri due etiopi Tesfa Wokneth (2h09:17) e Yihunilign Adane (2h09:53). Daniele Meucci (Esercito) è stato costretto al ritiro per problemi fisici dopo aver percorso 33 chilometri, e il primo degli italiani al traguardo è stato di nuovo Ahmed Nasef (11°, Atletica Desio) per la terza edizione consecutiva (2h16:57). “Sono felicissimo, non mi aspettavo di vincere – parla il vincitore maschile Tebalu Zawude Heyi –  È stato difficile perché i sampietrini erano molto scivolosi per la pioggia. Volevo un crono da 2h07 però le condizioni meteo non sono state a mio favore. Vengo da Addis Abeba e ho due bambini, voglio dedicarmi tanto a loro”. Nel complesso di gara, ne escono passaggi al 5° km di 15:18, al 10° di 30:29 e al 15° di 46:07. Alla mezza (1h04:57 e una proiezione intorno alle due ore e dieci) resta insieme un drappello di una quindicina di uomini, con Daniele Meucci attento (1h05:04) e sempre sulla scia dei migliori, scortato dal compagno di club Najibe Salami che si ferma intorno al km 25. Ma non è la giornata che sperava il campione europeo di Zurigo 2014: perde contatto dal plotone dei favoriti al km 27, complice un problema di stomaco, quando gli altri, lì davanti, cominciano a fare sul serio. Il lavoro dell’ultimo pacer Mburugu finisce al km 32 ed è proprio a dieci chilometri dal termine che inizia il corpo a corpo tra i protagonisti. Si forma un gruppo di cinque etiopi: Heyi, Babo, Teshome, Adane e Wokneth. È al 36esimo chilometro che Heyi rompe gli indugi, in progressione saluta la concorrenza e si invola verso il traguardo.

A tagliare il traguardo per le donne, l’incredibile 22enne Alemu Megertu con il tempo di 2h22:52 che per un secondo piazza il record femminile dei 42,195 km seguita da Muluhabt Tsega, seconda in 2h26:41 per una perfetta doppietta etiope e ancora un’altra connazionale, Chaltu Negesse (2h30:45). “ Il meteo non mi ha dato fastidio – commenta Alemu Megertu vincitrice della gara – devo ringraziare il mio manager per tutto quello che ha fatto per me. Ringrazio Dio: mi ha portato a vincere questa maratona, sono veramente fortunata. Ho spinto molto fino all’arrivo perché credevo nel record. Con il prize money comprerò una casa… e se avanza qualcosa anche un’automobile”. Quarto posto invece per l’azzurra Laila Soufyane (Esercito) che è rientrata in maratona dopo due anni e mezzo con 2h34:54. Sin dall’inizio favorite proprio Tsega e Megertu che partono con decisione (33:45), alla mezza “girano” a 1h11.11, con una proiezione sotto il record femminile. Dopo il 35° chilometro la più giovane, Alemu Megertu cambia passo e resta sola al comando. Corsa rotonda ed efficace, per presentarsi ai Fori Imperiali in piena linea con il record fino ad ora detenuto dalla russa Galina Bogomolova che resisteva dal 2008, poi battuto di un secondo. L’azzurra Soufyane stringe i denti, passa alla mezza in 1h16:19 e chiude in 2h34:54 recuperando un paio di posizioni prima del km 40.

Altro successo per la Stracittadina, non competitiva di 5 km  che si chiude a 18.000 partecipanti che sono partiti da piazza Venezia e giunti al Circo Massimo. Il primo uomo arrivato è  stato Juan Negreira, la prima donna è la portacolori dell’Athletica Vaticana Sara Carnicelli. 

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