Marco Perissa è il nuovo Presidente OPES, riconfermato dall’Assemblea Nazionale

Marco Perissa è il nuovo Presidente Nazionale di OPES. Al termine del Congresso Nazionale che si è tenuto ieri presso il Salone d’Onore del CONI, Perissa torna, dopo essersi dimesso nei giorni scorsi (leggi intervista), alla guida dell’Ente di Promozione Sportiva. “Questo congresso è una festa, è un momento straordinario, ma non è un punto di arrivo, è solo un giro di boa: vorrei che fosse chiaro a tutti che mentre siamo a qui a celebrare i grandi risultati raggiunti, ci stiamo già impegnando per raggiungerne di nuovi e sempre più alti. Finché avrò la possibilità di guidare le sorti di questo Ente, i mandati si verificheranno al raggiungimento degli obiettivi”. È questo il senso del Congresso Nazionale di OPES, come le parole del Presidente Perissa al suo insediamento, ben sottolineano.

“OPES versa in uno stato di grazia interna, che spero duri ancora a lungo: l’auspicio è che all’interno del nostro Ente si riescano a raggiungere momenti di sintesi e di incontro e che i Congressi, come quello di oggi, siano momenti di rilancio e innovazione”, dice Perissa, che poi evidenzia come sia stata “l’unità di questo Ente l’unico elemento che ha permesso a OPES di arrivare a celebrare questo Congresso, dietro al quale c’è un percorso costellato di vittorie e obiettivi raggiunti con successo”.

RIVOLUZIONE DEL SISTEMA SPORTIVO. “Nel 2009 (anno in cui Perissa è arrivato per la prima volta alla guida di OPES) avevo 27 anni appena – ricorda il Presidente – Ero molto giovane e questo è importante sottolinearlo perché, al contrario di quanto pensano in molti, i meriti non sono mai di una persona soltanto. Senza i preziosi consigli di chi questo mondo lo conosce meglio e da molto tempo prima di me, non sarei andato da nessuna parte e OPES non avrebbe ottenuto nemmeno il riconoscimento minimo, quello cioè del CONI che è arrivato nel 2011”. Spersonalizzare: è questa allora la parola chiave secondo il presidente Perissa: “Dobbiamo spersonalizzare ciò che è successo negli ultimi 2 anni, il merito è di tutti. Dalla Regione più lontana di questa nostra Italia, che è la Sicilia, fino alla montagna più alta della Valle D’Aosta, il ringraziamento per quello che siamo diventati va a tutte quelle persone che volontariamente hanno deciso di mettersi a disposizione per un progetto di promozione sportiva”.

“Anche oggi – continua Perissa – in molti ci hanno riconosciuto la straordinaria capacità di non esserci trasformati in un tesserificio e di non aver fatto della mercificazione dello Sport il nostro core business. E tutti quelli che hanno aderito, in maniera gratuita e volontaristica a questo progetto, non lo hanno fatto perché era un progetto di mercimonio ma un progetto di rivoluzione del sistema sportivo, un progetto che ha l’ambizione di ricostruire il tessuto sportivo della Nazionale partendo dalla base. Sono queste le idee che abbiamo messo in campo – incalza il Presidente – e che hanno incontrato chi, antropologicamente, è fatto come noi. Chi invece non ci somiglia, da questo progetto se ne è andato”.