Atletica Latina: i colori pontini spopolano ai vertici nazionali negli ostacoli

Ancora grandissime prestazioni per i ragazzi dell’Atletica Latina 80 ed Intesatletica che portano in alto il nome cittadino in vari campi d’Italia.

Partendo dalla  pista di  Rieti dove molti atleti si sono messi in evidenza; si inizia da Domenico Fioribello, arrivato ad un eccellente 49”10  nei 400 metri, continuando con Andrea Belvisi cresciuto fino a 6,28 che lo pone al terzo posto delle graduatorie nazionali stagionali under 15 del salto in lungo; lasciata la pedana da Andrea Belvisi, ci saliva la sedicenne Martina Cappa che torna altamente competitiva con un buon 5,18 nel lungo nella gara vinta dalla compagna di squadra Giulia Dovarch con un normale per lei 5,46.

Molto bene anche Leonardo Dalmazio che vince la gara dei 100 ostacoli con il suo nuovo personal best a 14”51 ed in grande evidenza Salvatore Di Nola con un probante 38”87 nei 300 metri.

Altro grande protagonista indiscusso della giornata è stato Andrea Terriaca che nei 400 ostacoli vinceva in rimonta una bellissima gara ben impostato con il suo coach Gennaro Spina e si migliorava di oltre un secondo fino a 56”39 battendo il quotato livornese Garofoli.

Best della giornata è Denise Iagnocco autrice di un grande trittico di gare; dopo il buon 4,93 nel lungo a Latina, la quindicenne allenata dal trio di coach Barra,Trivellato, Zufferli, vinceva gli 80 metri di Rieti con un eccellente 10”28 e si esaltava allo stadio dell’Acquacetosa di Roma negli 80 ostacoli dove, fermando i cronometri a 12”30 siglava la migliore prestazione nazionale dell’anno under 16.

A Roma ritorna in pista Mario Roani, questa volta negli 800 metri ed è subito show con il sedicenne allenato da Livio Mansutti, che arrivava secondo dietro al quotato e più grande Cacciamani, stoppando i crono ad 1’58” un tempo che tra gli allievi non si vedeva dai tempi di Corvo-Carosi.

Prestazioni a raffica, segno che il lavoro continuato a casa con le proposte dell’atletica dei vari House Atletich Games nel periodo Covid-19, ha mantenuto alto negli atleti il segnalino della condizione.

 

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